Gestione della rabbia

La rabbia è un’emozione che si attiva nell’individuo in risposta a stimoli sia interni che esterni e alla loro interpretazione cognitiva. Ha l’obiettivo di difenderci in una situazione che sentiamo ostile, nel rapporto con gli altri e con noi stessi. Spesso porta a reazioni incontrollabili con conseguenze a volte anche drammatiche.

La rabbia ha una funzione adattiva, ossia è strettamente legata alla sopravvivenza, in quanto ci consente di modulare la nostra risposta rispetto ai cambiamenti dell’ambiente. È quindi importante comprendere al meglio i segnali che riceviamo dall’ambiente esterno per codificarli in una risposta adeguata ed efficace.

Per gli adulti gestire la rabbia dei bambini può essere un’esperienza frustrante ed estenuante. In effetti uno dei maggiori problemi nell’affrontare la rabbia infantile consiste proprio nel trovarsi a gestire anche la propria! La rabbia è una delle emozioni più difficili da comprendere, da spiegare e da gestire… è uno stato affettivo intenso, con cui ci confrontiamo fin dall’inizio della nostra vita, che si attiva in risposta a stimoli interni o esterni. È una delle emozioni primarie, innata e universale.

Ma nei bambini la rabbia si manifesta anche quando vogliono solo attirare l’attenzione o per ottenere qualcosa che in quel momento desiderano.

Attraverso l’esempio e l’imitazione di persone che ruotano intorno a loro, i bambini imparano a riconoscere, gestire e soprattutto accettare le emozioni e in funzione delle loro azioni e reazioni.

La rabbia da dove nasce? Deriva dai sentimenti che i bambini non hanno ancora imparato a riconoscere e che pertanto non riescono a gestire, come la frustrazione, la delusione, l’imbarazzo e la tristezza.

Per poterli aiutare, l’intervento della figura adulta è fondamentale.